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Dec 7, 2023Liked by Anna Violato

Ne parlo spesso con mio marito e con i colleghi (lavoriamo in una ONG che si occupa di ambiente). Ultimamente mi capita spesso di pensare/parlare del sentimento di perdita, quasi di lutto, che mi causa la consapevolezza di ciò che stiamo perdento

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Dec 7, 2023Liked by Anna Violato

Grazie. Condividiamo tante cose e lottiamo per il stesso obiettivo : salvare il nostro prezioso pianeta

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Dec 8, 2023Liked by Anna Violato

Ne parlo con i bambini a scuola, sono un insegnante.

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Dec 7, 2023Liked by Anna Violato

al pub con gli amici. si è parlato di quanto disastrosa e senza scampo sia la situazione. ma anche di un piccolo progetto di agroforestazione che sto cercando di mettere in campo (!) con un altro amico che ha un'azienda agricola. un minuscolo contributo al sequestro di carbonio, un cambio di paradigma nell'agricoltura, un passo verso la resilienza dei sistemi agrari e alimentari al cambiamento purtroppo inevitabile.

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Dec 6, 2023Liked by Anna Violato

Discutevo di quanto fosse inopportuna la sede dell’ultima COP

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Dec 9, 2023Liked by Anna Violato

L'ultima volta che ci ho parlato era con un amico, gli parlavo dello substack di Roger Pielke Jr, un personaggio alquanto controverso ma sempre interessante. È una delle poche fonti di info dove posso leggere regolarmente notizie "positive", o almeno idee propositive, concrete che mi danno qualche senso di speranza. Pielke (di cui comunque non sono un grande ammiratore!) è anche uno che critica duramente certi catastrofisti di mestiere, che siano giornalisti o ricercatori in cerca di visibilità.

Di mestiere io mi occupo di rischi meteorologici e idraulici, e comunque neanch'io ci capisco molto quando leggo articoli nei giornali che parlano di clima. Ormai quasi tutti gli articoli usano toni catastrofici, iperbolici, non si può più capire obbiettivamente lo stato delle conoscenze attuali sui cambiamenti climatici leggendo solo i giornali.

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Dec 8, 2023Liked by Anna Violato

Ne parlo spesso con amici e collaboratori perchè penso che ci sia un grande bisogno di visioni positive relative al futuro.

Ci stiamo provando con l'arte.

"La natura ci mostra che il possibile è più ricco del reale", diceva il chimico e fisico Ilya Prigogine.

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Dec 8, 2023Liked by Anna Violato

L'ultima volta che ho parlato di cambiamento climatico approfonditamente ero con un amico e filmmaker nepalese. Lui stava coordinando a Kathmandu un training in racconto audio-visivo sul clima, rivolto ad un gruppo di giornalisti dei paesi himalayani tra cui Nepal, Buthan, India e Cina. Eravamo d'accordo su quanto fosse importante dare notizia di possibili soluzioni riguardo al cambiamento climatico. Notavamo entrambi quanto, sia in Nepal che in Italia, in realtà le azioni in tal senso siano molto più numerose di quante ne vengano raccontate. Non credo si tratti solo di ottimismo, ma anche di volontà di credere che un cambio di rotta sia possibile. '

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Dec 8, 2023Liked by Anna Violato

Consulente ambientale di professione, diciamo che ne parlo direttamente o indirettamente ogni giorno. Lavorando in una PMI il senso è comunque spesso quello di fare sì qualcosa ma il cui riflesso è pressochè nullo sul mondo.

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Dec 8, 2023Liked by Anna Violato

Ascoltano con molto interesse e si ricordano tutto, ma per cambiare le abitudini ci vuole la famiglia. Peró ho avuto una bella gratificazione da un genitore di un ex alunno oramai adulto. Lui mi ha riferito che si ricorda ancora adesso di come suo figli spronava sempre tutti a spegnere le luci, quando non servivano.

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Ne parlo spesso per lavoro, in particolare con studenti di scuole agrarie: l'ultima volta venerdì in un webinar che abbiamo fatto su agricoltura e paesaggio

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Continua dal commento precedente...

Se invece facciamo riferimento alla pubblicità che ENI ha è passato in televisione, se non si trattasse di ENI, diremmo che è perlomeno ingannevole, in quanto nella pubblicità sembra che il messaggio dica che ENI è pronta a mettere in funzione delle centrali a fusione nucleare, mentre sul sito istituzionale di ENI, si parla di 2033 (la cui realizzazione è prevista entro il 2033).

https://www.eni.com/it-IT/attivita/collaborazione-commonwealth-fusion-systems.html

https://www.startmag.it/energia/eni-fusione-nucleare/

Se prendiamo come esempio i tempi di autorizzazione di una qualsiasi centrale di produzione di energia (che sia da fonte rinnovabile o convenzionale) servono dai 3 ai 5 anni per la sola autorizzazione unica (titolo essenziale alla realizzazione anche su proprietà privata di una centrale di produzione di energia da collegare alla rete nazionale di distribuzione). Questi sono i tempi nel caso vada tutto bene perché se si deve ricorrere al TAR, piuttosto che affrontare il malcontento del pubblico (effetto NIMBY) i tempi si allungano. Dopodiché abbiamo i tempi di realizzazione di una centrale nucleare. prendiamo paesi avanzati come Francia e Finlandia, che con le ultime centrali hanno subito ritardi e i tempi di realizzazione sono oltre i 15 anni (la realizzazione non comprende la messa in funzione ed il ramp up della centrale che sono equivalenti all'accensione e messa a punto di un qualsiasi motore). Detto ciò, se nel 2021 hanno deciso di costruire una centrale nucleare, ci vorranno almeno 20 anni (dai 3 ai 5 anni per la sola autorizzazione unica + i tempi di realizzazione sono oltre i 15 anni). Dico questo anche perché trattandosi di una nuova tecnologia, è ragionevole pensare che si possa incorrere in incertezze, intoppi e ritardi.

https://www.ilfattoquotidiano.it/2022/01/13/ancora-uno-stop-al-nucleare-in-francia-guasti-e-ritardi-nella-costruzione-del-reattore-di-flamanville-e-i-costi-continuano-a-lievitare/6454103/

Quello che mi scandalizza è che vi riteniate ambientalisti pur sostenendo in modo aperto e trasparente il ritorno al nucleare, e che non siate trasparenti con i vostri lettori di quello che oggi si può fare, e quello che oggi come oggi è ancora un sogno. Sì, un sogno! in quanto l'efficenza del sistema oggi come oggi è al 1% (unopercento!!!). Un qualsiasi motore a combustione interna alimentato a benzina avrà una efficienza fra 11 e 27% (quindi da 11 a 27 volte più efficiente). Se alimentato a gasolio l'efficienza sale al 25 - 37% (quindi da 25 a 37 volte più efficiente). E stiamo parlando di vecchi sistemi che sappiamo come gestire in caso di guasto. (vedi allegato)

Nel caso io non abbia compreso il senso del vostro articolo, ti invito a scrivermi spiegandomi cosa fosse il vostro scopo, sapendo che se tu decidessi di rispondermi o contattarmi per qualsiasi motivo, mi farebbe molto piacere.

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Qualche mese fa ho mandato a Jacopo Pasotti quanto scrivo qui sotto, senza aver ricevuto risposta.

https://www.lanotiziagiornale.it/maltempo-il-parere-di-luca-mercalli-ce-linerzia-dietro-i-disastri/

Recentemente è tornato di moda il nucleare, spacciato dalle destre come una tecnologia utile alla transizione ecologica nonché pulita, sicura ed economica. Dichiarazioni che molti esperti mettono in dubbio per via dei costi e per il problema delle scorie. Lei come la pensa?

“Che è una follia pensare che il nucleare sia una soluzione. Il primo problema è di natura temporale perché la decarbonizzazione va fatta subito mentre per costruire una centrale nucleare ci vogliono una quindicina di anni. Per non parlare del problema dei costi… Realizzare una centrale nucleare costava tra i 12 e i 15 miliardi di euro ma ora le cose sono cambiate perché con la crisi in Ucraina, ne servirebbero il doppio. Poi c’è il problema che l’Italia non ha l’uranio e quindi dovrebbe comprare tale materia prima, il cui prezzo è in vertiginosa salita da anni, diventando completamente dipendenti dall’estero. Ultimo ma non ultimo, bisogna smetterla di dire che il nucleare è pulito. Con le nuove tecnologie possiamo giusto dire che è diventato meno sporco”.

Inoltre nel caso si parlasse di nucleare, però di fusione (la cosiddetta fusione a freddo che a freddo non è) allora sarebbe opportuno spiegare che non se ne parla prima del 2050, e non lo dico io, ma i vari responsabili dei progetti di ricerca.

Lab director Budil herself still estimates decades, though not as many as she once did. ‘Not six decades, I don’t think. Not five decades, which is what we used to say. I think… a few decades of research on the underlying technologies could put us in a position to build a power plant.’

https://www.spectator.co.uk/article/fusion-energy-and-the-coming-fight-for-the-moon/

Tant'è che lo stesso Ministro Cingolani parla del 2050 nei suoi comunicati.

Roma. Per Roberto Cingolani, da due mesi ministro della Transizione energetica, il percorso è segnato. Prima spariranno i combustibili fossili più inquinanti come carbone e petrolio, mentre il gas naturale sarà l'ultimo a uscire di scena al traguardo del 2050. Data entro la quale si dovrà raggiungere l'obiettivo di emissioni zero di CO2, come stabilito dalla Ue. Ma entro i prossimi 30 anni potrebbe emergere l'energia prodotta dalla fusione nucleare, a cui si potrà pensare "come ora pensiamo all'idrogeno".

https://www.repubblica.it/economia/2021/04/08/news/cingolani_gas_fusione_nucleare_proteste_ambientalisti-295565910/

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Ne parlo spesso con me stessa o anche con il mio compagno (a pranzo o cena), quando commentiamo notizie o dati che abbiamo letto. A volte mi sento più forte, fiduciosa e determinata a fare la mia piccola parte. Altre volte sento il peso della complessità di una questione che si intreccia con talmente tanti aspetti della vita (sociali, culturali, economici…). Una notizia con un taglio positivo mi fa sempre sentire più forte e parte di una comunità che crede nel cambiamento.

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Credo che sia urgente cambiare rotta al discorso e ricominciare a parlare di INQUINAMENTO in tutte le sue declinazioni (dell'aria, del suolo, delle acque, del paesaggio, della mente, degli organismi, degli edifici, dell'architettura, dell'inorganico). La dicitura cambiamento climatico è troppo ideologizzata - chiaramente io ci credo, ma credo anche che sia urgente farsi più furbi -, mandiamola a ramengo e parliamo in modo più semplice e chiaro di INQUINAMENTO e sporcizia (sebbene ormai sia sdoganato come concetto borghese, non lo è, è decoro e il decoro non è solo preoccupazione di chi una certa sinistroika definisce La buona educazione degli oppressi, che gli oppressi sono loro in preda del loro stesso tollerare un mondo schifoso partendo dai marciapiedi, che sono di tutti, dovrebbe loro interessare; aggiungo al decoro, che ormai è diventato troppo borghese parlare anche di deiezioni canine, sebbene la mania del possesso canino sia inquadrabile benissimo in un ottica capitalistica, ragionate, non ci arriverete perché non volete, ma è lampante!). Parliamo come mangiamo - sebbene si mangi così artificiosamente che si è diventati artificiali, capisco. Comunque, un atteggiamento più svaporato, non incarognito, anche se si ribolle dentro - io ribollo da quando ero bambina negli anni '80 - proprio come atteggiamento tattica per contrastare la loro strategia di fare downgrading dei problemi ambientali. Facciamoci più furbi e pretendiamo mezzi pubblici intanto... Ad ogni modo, due anni fa ho girato nell'entroterra ligure un corto a tema Solarpunk, presto troverò tempo rubato all'agricoltura per montarlo e postprodurlo, ognuno faccia quel che può - ora scrivo ai tardoni del Comune dove risiedo di occuparsi di pulire dall'ubiquitosa plastica il ruscello accanto a casa mia dove vivono anatre, germani reali, ogni tanto un airone, pappagalli e ratti

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